Mi risulta che Recep Tayyip Erdoğan ha ordinato l’arresto degli autori del colpo di Stato, e fin qui niente di strano, però mi risulta che tra gli arrestati ci sono vari giudici. Cosa c’entra la magistratura con il colpo di Stato? Per caso i magistrati hanno aiutato le forze armate a prendere il potere? In caso affermativo, come hanno fatto?
Tra l’altro, mi risulta che il parlamento turco ha intenzione di introdurre la pena di morte, che è stata abolita alcuni anni fa per agevolare l’ingresso della Turchia nell’Unione Europea. Per quello che so, la Turchia non ha mai fatto parte dell’Unione Europea, in quanto la pena di morte era solo uno dei tanti problemi.
Mi risulta che il governo turco vìola i diritti umani, in quanto limita la libertà di stampa e non concede processi giusti agli imputati.
Spero di sbagliare, ma ho l’impressione che il presidente della Turchia ha trovato un pretesto per creare una dittatura. Probabilmente i cittadini appoggeranno il presidente, in quanto mi risulta che Recep Tayyip Erdoğan è stato eletto dai cittadini con una regolare elezione democratica. Quando il presidente avrà fatto la dittatura, sarà troppo tardi per opporsi. La mia è solo un’ipotesi, e spero che non corrisponda alla realtà.
Ho anche un’altra ipotesi. Probabilmente i precedenti governi turchi speravano che la Turchia potesse entrare nell’Unione Europea, e questo è il motivo principale per cui in Turchia è stata abolita la pena di morte. Probabilmente la pena di morte verrà ripristinata con la scusa che l’Unione Europea ha rifiutato la Turchia nonostante l’abolizione di tale pena.
Pagine esterne sul colpo di Stato fallito in Turchia
Il 14 luglio è festa nazionale in Francia, in quanto si festeggia la presa della Bastiglia. Probabilmente il 14 luglio 2016 verrà ricordato per l’attacco terroristico a Nizza, che ha provocato 84 morti accertati e più di 200 feriti.
L’autore dell’attentato si chiamava Mohamed Lahouaiej Bouhlel ed era tunisino residente a Nizza; ha usato un camion per investire la gente su una strada che in teoria era chiusa al traffico.
Perché il terrorista ha avuto la possibilità di uccidere tutta quella gente innocente? Anche se la strada doveva essere chiusa al traffico, di fatto non c’erano transenne, almeno questa è la voce che mi è arrivata. Il camionista diceva che doveva consegnare gelati, e i poliziotti hanno lasciato passare il camion; in questo modo, il conducente è entrato con il camion nella zona riservata ai pedoni, ha guidato a zigzag per investire il maggiore numero possibile di pedoni, e per quello che so ha anche sparato contro alcuni passanti che hanno schivato il camion.
Cosa dicono le leggi francesi? Chiunque può entrare con un veicolo in una zona pedonale con la scusa che deve consegnare merci? Neanche servono documenti? Le forze dell’ordine devono prendere per buona la parola del conducente? O forse il governo francese applica il metodo Cossiga?
In questo articolo parlerò dei furti negli aeroporti, in quanto ultimamente mi è stata rubata una cosa che si trovava in una valigia che avevo imbarcato in stiva. Ricordate il mio viaggio a Gran Canaria? Al ritorno ho fatto scalo a Barcellona; uno scalo lungo; probabilmente il personale di terra lo sapeva e ne ha approfittato per mettere le mani in una delle mie valigie.
Era il 10 gennaio. All’aeroporto di Gran Canaria, mi viene offerta la possibilità di fatturare entrambe le valigie senza costi aggiuntivi; io accetto, perché altrimenti probabilmente avrei dovuto lasciare il bagaglio a mano dopo i controlli, come mi è capitato con un altro volo della stessa compagnia. Se avessi lasciato il bagaglio a mano dopo i controlli, probabilmente l’avrei recuperato ai nastri dell’aeroporto di scalo, quindi sarebbe stato necessario passare di nuovo i controlli. Ho preferito fatturare entrambe le valigie all’aeroporto di partenza, in modo da recuperarle direttamente all’aeroporto di arrivo. Il mio errore è stato non mettere lucchetti alla valigia piccola; qualcuno ne ha approfittato e ha preso la macchina fotografica, anche se ha avuto la decenza di lasciarmi entrambe le memorie della macchina, nonché due batterie su tre. Ovviamente le memorie e le batterie stavano fuori dalla macchina, altrimenti il ladro avrebbe preso tutto.
Come so che la macchina fotografica mi è stata rubata? All’arrivo a casa ho notato l’assenza della macchina; all’inizio ho pensato di averla dimenticata in albergo, ma il giorno successivo ho chiamato l’albergo, che dice di non aver trovato nessuna macchina fotografica nella mia camera. Se il personale dell’albergo dice la verità, qualcuno ha preso la macchina fotografica dalla mia valigia.
Ho contattato la compagnia aerea, che dice che in casi come il mio non è previsto alcun risarcimento. Il risarcimento è previsto se una valigia non arriva a destinazione, ma non se manca qualcosa in una valigia che arriva a destinazione. In più, la mia valigia non era assicurata, di conseguenza non potrò ricevere alcun risarcimento. In più, sarà difficile trovare i ladri, perché io non posso averli visti, in quanto lavorano in zone inaccessibili ai viaggiatori. Probabilmente tanti ladri aeroportuali restano impuniti. Nonostante tutto, ieri ho denunciato il fatto ai carabinieri; probabilmente non mi servirà a recuperare la macchina fotografica né a trovare i colpevoli, ma le autorità competenti, ricevendo tante denunce, probabilmente renderanno più efficaci i controlli negli aeroporti, allora coglieranno qualche ladro aeroportuale sul fatto e lo puniranno pesantemente. Unum castigabis, centum emendabis.
Dicono che i furti negli aeroporti sono frequenti, ma qualche ladro viene colto sul fatto e finisce in prigione.
furto in un aeroporto (l’immagine originale si trova su La Prensa)
Ho sentito dire che alcune compagnie aeree chiedono di comunicare il contenuto delle valigie; questo facilita le indagini in caso di furto. Ovviamente la mia compagnia non chiede cosa c’è all’interno delle valigie, altrimenti sarebbe stato tutto più facile. La mia fortuna è che la macchina fotografica è un po’ vecchia e non è tra le più costose, di conseguenza rosico poco.
Mi piacerebbe che fosse facile trovare i ladri. Ho letto che in Italia il furto viene punito abbastanza pesantemente, soprattutto se gli oggetti rubati si trovano all’interno di bagagli di viaggiatori; spero che sia così anche in altri Stati.
Copio, incollo e modifico una parte di una pagina di StudioLegaleOnline.
L’art. 624 c.p. (Furto) prevede che chiunque s’impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 154 euro a 516 euro.
Il furto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorra una o più circostanze aggravanti.
Chiunque compie il reato di furto mediante introduzione in un edificio o in altro luogo destinato in tutto o in parte a privata dimora o nelle pertinenze di essa, è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da 309 euro a 1.032 euro.
Alla stessa pena soggiace chi compie il furto, sottraendo la cosa mobile a chi la detiene strappandola di mano o di dosso alla persona.
La legge prevede inoltre che, ove ricorrano le seguenti specifiche circostanze aggravanti, la pena per il reato è della reclusione da uno a sei anni e della multa da 103 euro a 1.032 euro:
se il colpevole, per commettere il furto, si introduce o si trattiene in un edificio o in un altro luogo destinato ad abitazione;
se il colpevole usa violenza sulle cose o si vale di un qualsiasi mezzo fraudolento;
se il colpevole porta indosso armi o narcotici, senza farne uso;
se il furto è commesso con destrezza;
se il furto è commesso da tre o più persone, ovvero anche da una sola, che sia travisata o simuli la qualità di pubblico ufficiale o d’incaricato di un pubblico servizio;
se il furto è commesso sul bagaglio dei viaggiatori in ogni specie di veicoli, nelle stazioni, negli scali o banchine, negli alberghi o in altri esercizi ove si somministrano cibi o bevande;
se il furto è commesso su cose esistenti in uffici o stabilimenti pubblici, o sottoposte a sequestro o a pignoramento, o esposte per necessità o per consuetudine o per destinazione alla pubblica fede, o destinate a pubblico servizio o a pubblica utilità, difesa o reverenza;
se il furto è commesso su tre o più capi di bestiame raccolti in gregge o in mandria, ovvero su animali bovini o equini, anche non raccolti in mandria.
Se il copia e incolla infastidisce gli autori della pagina, gradirei che gli autori lo comunicassero nei commenti; in alternativa possono scrivermi al seguente indirizzo: paolomarzano@altervista.org
Nel mio caso, non ci sono stati danni alla valigia, ma c’è comunque l’aggravante che il furto è stato commesso su un bagaglio in un aeroporto, di conseguenza il fatto è perseguibile d’ufficio.
Alcuni reati sono perseguibili d’ufficio, cioè, indipendentemente dalla volontà della persona offesa. Altri reati sono perseguibili a querela di parte. Per ulteriori informazioni, vi invito a consultare la pagine della Polizia di Stato che spiegano le differenze tra esposto, querela e denuncia.
Anche se un fatto è perseguibile d’ufficio, è utile denunciare; un po’ perché altrimenti le autorità competenti potrebbero non avere notizia del fatto; un po’ perché la denuncia può indurre le autorità competenti a fare controlli più efficaci. Anche se un fatto è stato commesso all’estero, è utile riferirlo alle autorità del proprio paese, in quanto tali autorità possono riferire il tutto alle autorità dello Stato in cui si è verificato il fatto, o alle autorità dello Stato in cui vengono trovati i colpevoli. Io ho denunciato il furto ai carabinieri, sperando che i carabinieri collaborino con le forze dell’ordine della Spagna. In più, se i ladri vengono identificati in Italia, possono essere arrestati dalle forze dell’ordine d’Italia. Ovviamente non penso che i ladri verranno identificati, ma almeno potrò dire di averci provato.
Oggi sul 500 per Anagnina ho trovato i controllori. Dove? Alla stazione Anagnina, che sarebbe il capolinea. Cosa ho contro il controllo biglietti al capolinea? Lo spiegherò in questo articolo, spiegando anche le altre anomalie che ho visto oggi.
Già mi fa schifo l’ATAC per il servizio approssimativo che offre. Per come la vedo io, un servizio così approssimativo dovrebbe essere gratuito. Le tariffe dell’ATAC mi fanno leggermente meno schifo del pizzo chiamato canone, ma sono comunque inaccettabili.
Perché i viaggiatori non possono comprare biglietti all’interno degli autobus? Probabilmente perché in questo modo gli onesti regolarizzerebbero il proprio viaggio e darebbero meno soldi alla compagnia di trasporto pubblico. Servono soldi per i dirigenti, vero? Troppi viaggiatori onesti vengono multati per impossibilità di comprare il biglietto.
Oggi al capolinea di arrivo ho visto controllori assistiti da carabinieri e soldati. Per caso l’ATAC temeva la giusta vendetta da parte di gente stanca della truffa del trasporto pubblico indecente? Tra l’altro, si poteva scendere solo dalla porta anteriore, e solo dopo il controllo del biglietto; probabilmente l’autista aveva l’ordine di aprire la porta anteriore e tenere chiuse le altre. Io avevo la tessera annuale, ma altri probabilmente non avevano biglietto né tessera e neanche potevano sfuggire all’ingiusto controllo del pagamento. Ricordo un carabiniere che dopo aver visto la mia tessera mi chiede di scendere. Cosa c’entrano i carabinieri? Ora anche loro controllano i biglietti sugli autobus? Perché le forze dell’ordine possono controllare i biglietti mentre non hanno competenza per altri problemi del trasporto pubblico? Una volta a Cinecittà c’era un problema nella stazione della metropolitana; se ricordo bene, un lettore di tessere elettroniche non funzionava. Poiché alla stazione Cinecittà non c’era personale, ho segnalato il problema alla polizia; la risposta è stata che la polizia non ha competenza su tale problema. Non voglio prendere di mira gli agenti di pubblica sicurezza; so che fanno il loro lavoro ed eseguono ordini. Io prendo di mira chi fa leggi e regolamenti. Tra l’altro, non capisco perché fanno multe ai viaggiatori senza biglietto e non le fanno ai viaggiatori accattoni.
Non ho niente contro i limiti di velocità sulle strade, ma ho obiezioni sul modo in cui vengono fatti i controlli in certi comuni italiani.
limiti di velocità in Italia
Per come la vedo io, è giusto che ci siano i controlli, e mi sembra giusto che esistano strumenti elettronici che controllano la velocità dei veicoli, ma certe volte si verificano abusi di tali strumenti di controllo.
Si può multare un veicolo che va a 52 km/h quando il limite massimo è 50 km/h? Non so se la legge italiana lo consente, ma la mia morale lo vieta. La mia fortuna è che non lavoro in nessun corpo di pubblica sicurezza, altrimenti dovrei fare troppe cose contro la mia morale, e con questo non voglio dire niente contro gli agenti di pubblica sicurezza, che fanno tutto il possibile per rendere sicuro il nostro paese.
Cosa ho da dire sulla violazione del limite di velocità di cui sopra? A questa domanda risponderò con due domande:
1—Quanto fa 52-50?
2—Quando fa 52/50?
Alla prima domanda è facile rispondere. Per quanto riguarda la seconda domanda, ho fatto il calcolo a mano e ho trovato il seguente risultato: 1,04; tale risultato viene confermato dalla mia calcolatrice.
Studiando fisica, so che gli strumenti di misura fanno errori, non perché siano fatti male, ma perché la perfezione non esiste.
Possibile che uno strumento rileva una differenza di 2 km/h e un rapporto di 1,04?
Chi ci dice che il veicolo incriminato andava a 52 km/h? Forse andava a 49 km/h; non possiamo sapere con certezza se violava il limite di velocità.
Per rispettare la privacy di chi guidava, non dirò il nome del conducente né dell’automobile, e non dirò neanche dove si è verificato il fatto.
Secondo me, i comuni si approfittano del fatto che tanta gente preferisce pagare piuttosto che fare ricorso. Non so se fare ricorso ha un costo, ma sicuramente implica passaggi burocratici tutt’altro che trascurabili.
Pagine esterne sui limiti di velocità e su come fare ricorso
Sapete dare una definizione di terrorismo? Dicono che non esiste una definizione universalmente accettata, di conseguenza ognuno ha la propria definizione. Secondo certe definizioni, il 90% degli esseri umani sono terroristi.
Mi viene in mente anche il governo italiano che manda le forze dell’ordine contro i No TAV, cittadini onesti che non vogliono i treni ad alta velocità.
Se dovessi citare tutti gli atti di terrorismo, dovrei scrivere un libro, perché un articolo non è sufficiente.
Concludo con collegamenti a pagine esterne, ognuna delle quali dà una definizione di terrorismo.
Come saprete, ultimamente c’è stato un attacco terroristico a Tunisi; terroristi sparavano contro turisti innocenti. Tra le vittime della sparatoria, ci sono turisti arrivati in Tunisia con navi da crociera; almeno due compagnie sono coinvolte: MSC e Costa Crociere; se ho capito bene, entrambe le compagnie hanno deciso di non fare più scali in Tunisia; io avrei fatto la stessa cosa, anche se so che il governo tunisino sta facendo il possibile per contrastare il terrorismo. Mi risulta che alcuni poliziotti tunisini hanno sparato contro i terroristi per difendere i turisti, e mi risulta che altri terroristi sono stati arrestati; mi fa piacere.
Agenti tunisini vicino al Museo del Bardo (fotografia presa da La Stampa)
Mi piacerebbe capire cosa porta i terroristi ad attaccare gente innocente; spero di sbagliare, ma una mia ipotesi è che il governo tunisino sta applicando il metodo Cossiga.
Tra l’altro, non mi è chiaro il numero di vittime; so solo che quattro italiani sono morti.
Un po’ mi fanno schifo certi giornalisti; non sanno esprimersi in italiano; usano la parola «vittime» solo per i morti, ma anche i feriti sono vittime; non voglio generalizzare; ci sono anche giornalisti che si esprimono bene.
Il terrorismo è un problema di tanti paesi, ma i governi possono e devono contrastarlo, senza limitare eccessivamente la libertà dei cittadini.
Il terrorismo potrebbe essere giustificato se fosse contro un governo oppressivo, ma qui stiamo parlando di gente che ha attaccato turisti innocenti; a quella gente dò torto marcio.
Ci sarebbero ancora tante cose da dire, ma penso di aver detto le cose più importanti.
Pagine esterne sui terroristi che hanno attaccato i turisti a Tunisi
Un po’ di tempo fa ho conosciuto Lambrenedetto XVI, che spesso parla di problemi italiani e confronta l’Italia con altri Stati. Ho visto filmati di Lambrenedetto XVI su Youtube, ma Lambrenedetto XVI è presente anche in altri siti Internet.
Fotografia di Lambrenedetto XVI presente nel sito sui viaggi in Germania
Ho visto un filmato relativo alla monnezza presente sulle strade della Lombardia, alla faccia di chi dice che la monnezza sta solo a Napoli.
Ho visto un filmato sulla mancanza di manutenzione, che spesso porta a problemi come allagamenti.
Ho visto filmati relativi alle strade e alle stazioni ferroviarie di Cipro e del Portogallo.
Ho visto anche un filmato sul reddito di cittadinanza, presente in ogni paese civile.
L’Italia è un paese del terzo mondo; per capirlo è sufficiente fare un confronto con altri Stati d’Europa.
Mi è piaciuto molto il filmato sul menefreghismo italiano; mi ricorda una canzone degli 883 e una degli Articolo 31; secondo me, entrambe le canzoni rendono bene l’idea sull’italiano medio.
Cos’altro posso dire su Lambrenedetto XVI? Per ora so poco, ma ci sono pagine esterne che ne parlano dettagliatamente.
Come avrete capito, finalmente sto scrivendo il tanto atteso articolo su Stefano Cucchi, ucciso da gente che lavorava per lo Stato italiano; per quello che so io, quella gentaglia ancora lavora per lo Stato italiano e continua a ricevere i soldi che noi italiani paghiamo con le tasse.
In primo grado, gli agenti della polizia penitenziaria sono stati assolti, mentre i medici sono stati condannati. In appello, tutti assolti. Come è morto Stefano Cucchi? Deve esserci un colpevole. Se non si trovano le persone che materialmente hanno ucciso Stefano Cucchi, sono responsabili tutti quelli che dovevano occuparsi di lui e l’hanno fatto nel modo sbagliato; anche chi sa qualcosa e non parla è responsabile.
Assolvere tutti gli imputati è stato un insulto verso il popolo italiano; è come dire che Stefano Cucchi è morto per cause naturali; se è così, possiamo dire anche che Giulio Cesare è morto di freddo.
Non so se il problema sta nelle leggi italiane o nella magistratura italiana, ma è chiaro che qualcosa non funziona. La legge non è uguale per tutti, altrimenti non ci sarebbe bisogno di scriverlo nei tribunali; ne ho parlato nell’articolo sulla giustizia italiana e in quello sui diritti umani.
Stefano Cucchi non è il primo né l’ultimo a essere ucciso da gente che lavora per lo Stato italiano. Un po’ di tempo fa ho scritto un articolo su Federico Aldrovandi.
Su Nonciclopedia ho trovato un articolo satirico sul caso Cucchi; mi piace, anche se fa molto umorismo nero; spero che quell’articolo non offenda nessuno. Anche su Spinoza ho trovato pagine satiriche. Non è mia intenzione offendere Stefano Cucchi. Il mio umorismo è rivolto alla gente che doveva salvare Stefano; a quella gente auguro il peggio del peggio.
Ammiro Ilaria Cucchi per quello che fa per Stefano; si era anche candidata per le elezioni nazionali con Rivoluzione Civile; questo è uno dei motivi per cui ho votato Rivoluzione Civile all’ultima elezione nazionale.
Ultimamente ci sono state alluvioni a Genova; ne hanno parlato vari giornali; mi piacerebbe sapere cosa ha fatto il governo per aiutare i cittadini. Secondo alcuni siti Internet, l’alluvione era prevedibile, ma la Protezione Civile non è intervenuta in tempo.
Strada allagata a Genova
In vari siti Internet ho visto fotografie di volontari che spalavano fango. Ammiro i volontari, ma si direbbe che il personale pagato dallo Stato è in minoranza. A cosa servono i soldi che paghiamo con le tasse?
Automobili ammucchiate a causa dell’alluvione a Genova
Tra l’altro, vari siti Internet diffondono la notizia che gli stranieri a Genova non fanno niente per migliorare la situazione, ma altri siti smentiscono, dicendo che tanti stranieri aiutano gli italiani a pulire Genova; ci sono anche i fancazzisti, che sono presenti tra gli stranieri ma anche tra gli italiani.
Cos’altro posso dire? Non lo so. Non conosco nessuno che abita a Genova, pertanto non posso sapere tutta la verità, ma se qualcuno si trova a Genova e legge questo articolo, gradirei che commentasse, così potrò capire meglio questa situazione, e potranno capirla anche i lettori di questo blog.
Un giorno dovrei scrivere un articolo sul terremoto in Abruzzo; è da tanto che non sento parlare di quel fatto.