Ho letto vari articoli che dicono che la democrazia nasce e muore in Grecia; in parte sono d’accordo.
Nell’antica Atene c’era democrazia diretta, nel senso che i cittadini si riunivano per le decisioni che riguardavano tutta la città-Stato, anche se gli antichi greci facevano errori che oggi nessuna persona seria farebbe.
Oggi la democrazia diretta è presente in alcuni Stati; in una classifica che ho visto poco fa, la Norvegia sta al primo posto, seguita dall’Islanda.
In Italia ci sono i referendum, ma sono ammessi solo per l’abrogazione di leggi esistenti, e neanche per tutte le leggi; per esempio, non sono ammessi per leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
Tra l’altro, un problema italiano è il quorum, ma di questo parlerò più avanti.
Per come la vedo io, la democrazia diretta è l’unica democrazia degna di quel nome; la democrazia rappresentativa è un surrogato della vera democrazia, in quanto i cittadini delegano poche persone nelle decisioni più importanti, e non è detto che tali decisioni corrispondano alla volontà degli elettori. La storia ci insegna che la democrazia rappresentativa è un caso particolare di oligarchia.
Non ho niente contro le elezioni, a parte il fatto che non possono sostituire gli strumenti di democrazia diretta, come gli incontri tra i cittadini o le discussioni in rete.
Secondo me, la democrazia rappresentativa dovrebbe essere applicata solo in caso di emergenza, quando non c’è tempo per consultare i cittadini; in tal caso, il parlamento o il governo deciderebbe al posto dei cittadini, perché è impossibile fare diversamente.
La democrazia diretta è possibile anche in Italia. In ogni Comune, i cittadini possono riunirsi nelle piazze; se il Comune è troppo grande, possono organizzare riunioni separate nelle singole frazioni o nei singoli quartieri. Se bisogna prendere decisioni a livello provinciale, regionale o nazionale, entra in gioco la democrazia elettronica. Come dicevo nell’articolo di ieri, Internet è l’agorà; non sono il primo a dirlo.Aggiornamento del 14 giugno 2015
Oggi ho scritto un articolo sullo stesso argomento nel mio blog con dominio venezuelano.