Alla Tomatina, i partecipanti lanciano pomodori, nel senso che ogni partecipante può lanciare pomodori contro altri partecipanti. Se qualcuno si fa male, è un problema suo, infatti non voglio parlare di questo.
Se invece di lanciare quei pomodori li usassero per fare una salsa di pomodoro, sarebbe molto meglio secondo me. Invece della Tomatina, il comune di Buñol potrebbe organizzare un evento in cui i partecipanti possono mangiare gazpacho gratis.
La Tomatina si svolge l’ultimo mercoledì di agosto; ne ha parlato anche Sonia Raimondi, che condivide la mia opinione, infatti mi piace l’articolo che ha scritto.(*)
Per come la vedo io, la Tomatina è un insulto verso la gente che non può mangiare. In tanti paesi c’è la fame, e non parlo solo di certi paesi dell’Africa o dell’Asia. Anche in Italia e in Spagna c’è tanta gente che non ha niente da mangiare.
Non so se mi fa più schifo la Tomatina o la corrida.
Tra l’altro, poco fa ho saputo che anche in Colombia si svolge qualcosa di simile. Perché copiare le cose più schifose?
Quanto costa la Tomatina? Perché non usano quei soldi per dare il reddito minimo garantito ai cittadini?
Mi viene in mente l’Expo, altro evento vergognoso che in teoria doveva servire per nutrire il nostro pianeta.
Mi piace molto la satira di Spinoza, soprattutto per l’articolo sull’Expo di Milano.
Perché ho aspettato tutto questo tempo per scrivere l’articolo sulla Tomatina? Non sempre ho voglia di scrivere.
Oggi ho visto un film indiano in cui i protagonisti partecipano alla Tomatina. Il film di cui parlo è: «Zindagi Na Milegi Dobara».
(*)Aggiornamento del 27 maggio 2016
Oggi Sonia Raimondi ha scritto un altro articolo sulla Tomatina.
Ci sarebbe da parlare della Battaglia delle Arance; un altro giorno scriverò un articolo in merito.