Se un cittadino italiano residente in Italia organizza una colletta per raccogliere soldi necessari per pagare un riscatto, il magistrato competente esegue il blocco dei beni, per impedire al cittadino di pagare il riscatto, almeno così dice la legge.
Cos’è successo nel caso di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo? Non è chiaro, in quanto Paolo Gentiloni ha dato una risposta ambigua.
Vogliamo parlare dei marò? Ne parlerò in un articolo separato, perché dovrei parlare anche del sistema giudiziario indiano, che secondo me funziona in modo approssimativo.
Perché mi sembra giusto il divieto di pagare riscatti? Se qualcuno paga il riscatto, i sequestratori faranno altri sequestri di persona sapendo che qualcuno pagherà. Se qualcuno ha pagato per la liberazione di Greta e Vanessa, i sequestratori si sentiranno incentivati a prendere in ostaggio altri italiani, perché tanto il governo italiano paga. In più, i sequestratori, ricevendo il pagamento del riscatto, avranno più risorse per svolgere ulteriori attività criminali. Tra l’altro, mi risulta che non tutti i sequestratori mantengono la promessa di liberare gli ostaggi; mi risulta che alcuni ostaggi sono stati uccisi dopo il pagamento del riscatto.
Perché mi sembra giusto il blocco dei beni? Se qualcuno di mia conoscenza venisse preso in ostaggio, probabilmente cercherei di pagare il riscatto, come farebbe tanta gente, allora deve entrare in gioco un’istituzione, che a differenza degli esseri umani, non prova emozioni, di conseguenza può agire secondo la logica. Se ritenete ingiusto il blocco dei beni, potete spiegare le vostre ragioni; forse cambio idea.
Perché mi fanno schifo le eccezioni? Perché in questo modo viene data più importanza ad alcuni cittadini e meno ad altri, diversamente da come dice l’articolo 3 della costituzione italiana. Piuttosto che fare eccezioni, secondo me sarebbe meglio pagare il riscatto a tutti, e secondo me non è una soluzione, per i motivi che ho detto prima. La soluzione è organizzare meglio la liberazione degli ostaggi; mi risulta che operazioni di quel tipo sono di competenza dei servizi segreti. Non so come funzionano i servizi segreti italiani, ma è chiaro che qualcosa non va. Se è stato pagato un riscatto per Greta e Vanessa, spero che almeno non sia stato pagato con soldi pubblici, perché sarebbe molto più grave del pagamento con soldi privati.
Lista di pagine esterne sui fatti esposti in questo articolo e sui motivi per cui è vietato pagare riscatti
Articolo di Wikipedia sul sequestro di persona
Articolo di Wikipedia sul sequestro di persona a scopo di estorsione
Articolo di Repubblica sul caso di Greta e Vanessa
Articolo di Repubblica sulla legge relativa al blocco dei beni
Articolo del Corriere della Sera sulla legge relativa al blocco dei beni
Articolo del Corriere della Sera sul caso di Greta e Vanessa
Come giustamente ha detto Gentiloni, è semplicemente assurdo e ridicolo paragonare i rapimenti sul territorio nazionale con quelli di cittadini all’estero. I delinquenti italiani non sono pronti a “immolarsi” e uccidere gli ostaggi al primo cenno di blitz, al contrario di quelli mediorientali, e la polizia italiana ha la possibilità di intervenire direttamente nel caso di rapimenti sul proprio territorio, a differenza che in Siria, Iraq, Libia etc. Per la cronaca, le due ragazze non sono una “eccezione”: l’Italia e TUTTI i paesi europei tranne il Regno Unito hanno sempre pagato riscatti per i propri ostaggi rapiti all’estero.
I fatti dimostrano poi che non meno ridicolo sia il ragionamento “l’Italia ha pagato, dunque ora i terroristi sono incentivati a rapire GLI ITALIANI”: fesseria. Americani e inglesi (gli unici) non pagano sin dai tempi della guerra d’Iraq, ormai più di dieci anni, è risaputo che da loro non si ottengono riscatti, ma i terroristi continuano a rapire anche inglesi ed americani (Foley, Kassig, Somers, Henning, Sotloff, Haines, Muller, e svariati altri), non meno di tedeschi, francesi, italiani, belgi, svizzeri, spagnoli etc., benché questi ultimi paghino i riscatti ed i primi no. La verità è che terroristi islamici e semplici banditi catturano qualsiasi occidentale che capiti loro a tiro, poi vedranno cosa farne a seconda di quel che fa il suo governo: vita per gli europei, morte per gli angloamericani, in genere.
Le parole della Bulgari Calissoni mi rattristano parecchio, l’ennesimo attacco contro due ragazze che sono diventate il bersaglio di tutti i frustrati in cerca di sfogo, fin troppi, che si aggirano in questo disgraziato paese.
In franchezza sono contento che siano tornate vive, non me ne frega niente se si siano spesi soldi pubblici per riportarle a casa, e sono contento di essere cittadino di un Paese che pensa a salvare la pelle dei propri cittadini in pericolo. (Se vogliamo tagliare i finanziamenti ai terroristi, cominciamo a sanzionare i nostri “alleati” del Golfo Persico che li irrorano da sempre di somme ben più ingenti di qualunque riscatto; ma lì c’è in gioco il petrolio, mica la vita di qualche cittadino spendibile, no?)
Grazie per il commento! Spero di ricevere presto altri commenti, in modo da farmi un’idea più chiara.
Chi ci dice che NESSUN delinquente italiano è pronto a uccidere al primo segno di intervento delle forze dell’ordine? Tanti italiani si suicidano per i debiti; potrebbero tranquillamente uccidere i propri ostaggi rischiando di morire a propria volta; Luigi Martinelli non l’ha fatto, ma altri potrebbero farlo.
Il governo italiano pensa a salvare la pelle dei propri cittadini in pericolo? Se fosse così, non li priverebbe della prima casa, né autorizzerebbe la costruzione di edifici che crollano. Io darei l’ergastolo a chi ha progettato gli edifici crollati in Abruzzo, ma anche a chi ha autorizzato la costruzione di tali edifici.
Per quanto riguarda il petrolio, io investirei sulle fonti di energia rinnovabili, in modo da rinunciare al petrolio senza problemi.