Musica in metropolitana

In questo articolo parlerò della musica in metropolitana.

Se avete preso la metropolitana a Roma, saprete che in certe stazioni si sente musica; lo apprezzerei se ci fossero sale divise a seconda del genere, invece tutti devono sentire la stessa musica. Se la radio della stazione diffonde una canzone, tutti devono sentirla; mi sembra mancanza di rispetto per chi non vuole sentire quella canzone. Può capitare a tutti di non voler sentire una canzone in particolare, per un motivo o per un altro. Può non piacere il genere. Può non piacere l’autore o il cantante. Certe canzoni fanno venire in mente ricordi tutt’altro che piacevoli.

Per come la vedo io, l’ATAC ha due possibilità:

1Smettere di diffondere musica in metropolitana, usando gli altoparlanti solo per le comunicazioni relative al trasporto pubblico

2Dividere ogni stazione della metropolitana in zone in cui è possibile sentire generi musicali diversi, o almeno canzoni diverse, lasciando comunque una zona senza musica

Per come la vedo io, la musica in metropolitana non è del tutto sbagliata; chiedo solo che vengano rispettati i gusti musicali di tutti i viaggiatori.

Tra l’altro, sarebbe interessante organizzare concerti di cantanti emergenti nelle stazioni della metropolitana; non solo concerti, ma anche eventi di altro tipo.

Mi viene in mente l’articolo sull’interpretazione dei sogni.

Una volta ho sognato un concerto dei Rimini Project che si svolgeva nella stazione Arco di Travertino. I cantanti stavano sui binari, mentre noi spettatori stavamo sulle banchine. Quel sogno mi è capitato dopo l’incidente di Valentina Giovagnini, infatti potrebbe significare che temo la morte dei miei cantanti preferiti.

Ovviamente non propongo esibizioni sui binari. I cantanti e gli altri artisti potrebbero esibirsi sulle banchine, o comunque in aree dove non fanno danni a nessuno né rischiano di subire danni, fermo restando che non tutti devono essere costretti a sentire lo spettacolo.

Sto pensando di scrivere a Ignazio Marino, ma so già che non mi arriverà alcuna risposta.

Pubblicato da Paolo Marzano

Sono nato a Roma, dove ancora abito. Con l'eccezione dell'Erasmus e di altri soggiorni all'estero, non ho mai abitato fuori Roma. Nel 2010 ero candidato alla Regione Lazio; nel 2013 ero candidato al Comune di Roma. Ho studiato fisica a Tor Vergata. Ho un'ottima conoscenza della lingua spagnola; mi piacerebbe conoscere tante lingue. Frequento varie reti sociali, tra cui Diaspora.

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