In Italia, tante stazioni sono abbandonate, nel senso che nessuno ci lavora; in alcune stazioni neanche si fermano i treni; in altre sì, ma è impossibile comprare biglietti; poteva andare bene quando i biglietti si potevano comprare all’interno dei treni; ora non si può fare, salvo casi particolari.
Tra le stazioni ferroviarie abbandonate, voglio ricordare Roma Casilina, dove non ho visto fermare nessun treno. Voglio ricordare anche Roma Capannelle, dove fermano un po’ di treni, ma non ho mai trovato personale che ci lavora; tale problema è presente anche alla stazione Fiera di Roma.
Per come la vedo io, ogni stazione dovrebbe avere una biglietteria aperta 24 ore al giorno; in più, dovrebbero esserci distributori automatici di biglietti, con personale che previene gli atti di vandalismo, che può essere composto di agenti delle forze dell’ordine o di vigilanti privati. Un altro giorno vorrei scrivere un articolo sulla vigilanza privata.
Tra l’altro, mettendo personale nelle stazioni ferroviarie, si ridurrebbe il problema della disoccupazione.
Per quanto riguarda le stazioni in cui non ferma nessun treno, ho pensato che tale problema può essere aggirato con i treni-tram, nel senso che con appositi accorgimenti tecnologici è possibile la circolazione di tram su linee ferroviarie. Io sarei per l’aumento della frequenza dei treni, ma se le Ferrovie dello Stato non vogliono risolvere il problema delle attese eccessive o quello del mancato utilizzo di certe stazioni, le compagnie di trasporto pubblico locale possono aggirare tali problemi. So che le FS danno in concessione le stazioni abbandonate, ma vorrei capire bene la procedura per ottenere la concessione.
Ulteriori pagine sulle stazioni ferroviarie inutilizzate
Il database delle ferrovie non più utilizzate
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