Pokemon Go

Ultimamente sento parlare spesso di «Pokemon Go», che sarebbe un’applicazione per smartphone. Perché ho deciso di scrivere un articolo su tale applicazione? Lo capirete presto.

Pokémon Go è un videogioco di tipo free-to-play basato su realtà aumentata geolocalizzata con GPS, sviluppato da Niantic per i sistemi operativi mobili iOS e Android, creato con la collaborazione di Game Freak, The Pokémon Company e Nintendo. (fonte: Wikipedia)

In Pokémon GO è il mondo reale a fare da sfondo alle tue avventure! (fonte: sito ufficiale dell’applicazione)

Perché i giornali parlano molto di «Pokemon Go»? Probabilmente il motivo principale è che tale applicazione ha fatto danni, e ora provo a spiegare meglio cosa voglio dire. L’applicazione «Pokemon Go» provoca dipendenza, come la droga e il gioco d’azzardo; in più, tanta gente la usa mentre guida o mentre svolge altre attività che richiedono massima attenzione. A cosa è dovuto tale fenomeno? «Pokemon Go» si avvale della realtà aumentata, e fin qui non ci sarebbe niente di male, perché grazie alla realtà aumentata possiamo acquisire informazioni che altrimenti non potremmo acquisire con i nostri sensi. Tanto per chiarire, i cruscotti delle automobili sono un caso particolare di realtà aumentata. Qualcuno dirà che l’espressione «realtà aumentata» è stata usata per la prima volta negli anni quaranta del XX secolo; così ho letto in Internet, e probabilmente è vero, come deve essere vero che tale espressione si usa molto in questi anni mentre si usava poco prima.

Cosa non mi piace di «Pokemon Go»? Chi usa tale applicazione, deve andare in giro con il proprio telefono per cercare i pokemon che stanno sulla mappa. Se tale ricerca fosse virtuale, non ci sarebbe alcun problema, mentre io sto parlando di una ricerca «reale», nel senso che bisogna andare di persona nei posti indicati sulla mappa. I pokemon sono virtuali, ma bisogna raggiungerli di persona, usando il telefono come navigatore.

Poiché «Pokemon Go» provoca dipendenza, tanta gente usa tale applicazione quando dovrebbe concentrarsi su altre cose, e in questo modo provoca incidenti; per questo motivo, il Codacons propone di vietare «Pokemon Go», e io condivido pienamente tale proposta; proprio oggi (30 luglio 2016) ne ho parlato nel mio canale Youtube.

Pokemon Go pagine esterne

Forexinfo

Il Resto del Carlino

Il Disinformatico

TeleClubItalia

Unione Sarda

DireGiovani

Mobile World

Deejay

Il Tempo

Pubblicato da Paolo Marzano

Sono nato a Roma, dove ancora abito. Con l'eccezione dell'Erasmus e di altri soggiorni all'estero, non ho mai abitato fuori Roma. Nel 2010 ero candidato alla Regione Lazio; nel 2013 ero candidato al Comune di Roma. Ho studiato fisica a Tor Vergata. Ho un'ottima conoscenza della lingua spagnola; mi piacerebbe conoscere tante lingue. Frequento varie reti sociali, tra cui Diaspora.

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