Il nome per esteso dell’ISIS è Stato Islamico dell’Iraq e della Siria, ma questo nome è fuorviante, perché l’ISIS non è uno Stato, almeno non come la Turchia, gli Emirati Arabi Uniti o il Pakistan, tanto per fare esempi.
Ho conosciuto musulmani che non farebbero violenza contro nessuno salvo legittima difesa.
Anche se non ho mai aderito all’islam, so che la maggioranza dei musulmani vuole la pace. Come ho già detto in altri articoli, i veri musulmani non fanno guerre contro chi ha credenze diverse.
Muhammad Alì era musulmano, come lo è Shah Rukh Khan.
Qualcuno dirà che la gente dell’ISIS e di Al Qaida va in moschea, ma andare in moschea non rende musulmani così come andare in chiesa non rende cristiani. Tra l’altro, la gente che parla di islam violento ha dimenticato i crimini del cristianesimo, ma di questo parlerò in un altro articolo.
Tra l’altro, i terroristi dell’ISIS hanno ucciso tanti musulmani, e hanno anche distrutto alcune moschee, almeno secondo le testimonianze che ho sentito. Da tali notizie si evince che l’ISIS non fa l’interesse dell’islam.
I musulmani sono vittime dell’ISIS come lo sono tanti non musulmani, o forse lo sono di più, perché tra l’altro vengono accusati dei crimini di certi terroristi.
Ricordate il mio articolo sull’attacco terroristico del 26 novembre 2008 a Mumbai? Anche quell’attacco è stato fatto da sedicenti musulmani, che non conoscevano bene l’islam, altrimenti non avrebbero fatto quella porcata. In più, quei terroristi sparavano senza fare domande, e inevitabilmente hanno ucciso un grande numero di musulmani.
Spero di sbagliare, ma ho l’impressione che qualcuno sta cercando un pretesto per fare ai musulmani ciò che i nazisti facevano agli ebrei.
A scanso di equivoci, ci sono pratiche musulmane che io condanno, ma di questo parlerò in un articolo separato.