Ho notato con molto piacere che ora è possibile raccogliere i rifiuti organici separatamente dai rifiuti di altro tipo, come già si faceva in altre città; non so se si faceva in altri municipi di Roma, ma nel nuovo VII municipio (ex IX e X) non si faceva.
Mi irritano alcune cose che stanno scritte nel libretto di istruzioni. Dicono che nessun materiale deve essere lasciato fuori dai cassonetti; sarei perfettamente d’accordo se non ci fosse un «piccolo» particolare: certe volte i cassonetti sono pieni, di conseguenza è impossibile inserire altri rifiuti. Con che frequenza vengono svuotati i cassonetti?
Cos’altro mi irrita? Per quanto riguarda vetro, plastica e metalli, c’è scritto di svuotare e sciacquare i contenitori. Stiamo scherzando? Noi cittadini possiamo anche svuotare i contenitori, ma perché dobbiamo sciacquarli? Perché non lo fanno gli operatori ecologici? Per cosa paghiamo le tasse sullo smaltimento dei rifiuti? La cosa che mi fa più schifo è che lo stesso contenitore viene usato per vetro, plastica e metalli; non so se ora cambia qualcosa; forse ora il vetro viene separato, ma plastica e metalli restano insieme, almeno secondo un foglietto contenuto nel kit per la raccolta differenziata. Se gli operatori ecologici possono fare la fatica di separare la plastica dai metalli, perché non possono fare la fatica di sciacquare i contenitori?
Un’altra cosa irritante riguarda la raccolta dei farmaci scaduti. Viene consigliato di eliminare le scatole e i foglietti illustrativi prima di inserire i farmaci nel contenitore; spero che almeno non venga imposto. In ogni caso, non capisco dove sta scritto che gli operatori ecologici non possono fare questa fatica al posto dei cittadini.
So che a Roma si producono tanti rifiuti. Abitando a Roma, vedo che certe strade sono piene di rifiuti, e non solo le strade; anche prati e giardini. Secondo me, i vigili dovrebbero multare chi lascia i rifiuti per terra, salvo estrema necessità. I vigili potrebbero chiudere un occhio se i rifiuti vengono lasciati vicino ai cassonetti, ma non se vengono lasciati in un prato o in un giardino. Tra l’altro, mi fa schifo la gente che va in giro con il cane e poi non raccoglie le cacate. Per come la vedo io, quella gente dovrebbe essere multata pesantemente.
Tornando al problema della produzione di rifiuti, secondo me sarebbe utile vendere tante cose sfuse, in modo da incentivare i clienti a portare da casa il proprio contenitore; questo sì che incentiverebbe a lavare i contenitori dopo l’uso. Per esempio, se il succo di limone finisce, potrei portare il contenitore al negozio, che a sua volta mi venderebbe altro succo di limone e lo metterebbe direttamente nel contenitore; la stessa cosa si potrebbe fare per saponi, dentifrici, eccetera.
Per quanto riguarda i cassonetti, mi piacerebbe sapere perché non mettono pozzi come quelli che ho visto in alcune città spagnole. Tali pozzi non si riempirebbero, in quanto al piano di sotto ci sarebbe sempre qualcuno che controlla la quantità di rifiuti e porta via i rifiuti prima che venga raggiunto un livello troppo alto. Capisco che a Roma è difficile scavare, in quanto ci sono resti antichi, ma forse non tutti i quartieri sono così.