Dopo aver scritto un articolo sul sistema giudiziario indiano, ne scrivo uno sul sistema giudiziario italiano.
Come molti di voi sapranno, il sistema giudiziario italiano è il più lento d’Europa, e questo causa grossi problemi ai cittadini d’Italia; un po’ perché i cittadini non vengono tutelati nel modo giusto dal sistema giudiziario italiano; un po’ perché l’Unione Europea multa il governo italiano, costringendoci a pagare le tasse. Possibile che l’Unione Europea deve servire a pagare di più avendo di meno?
Tra l’altro, la «giustizia» italiana non è uguale per tutti; per capirlo è sufficiente vedere alcuni esempi. Possiamo confrontare il caso di Francesco Schettino con quello di Fabrizio Corona, ma possiamo confrontare anche il caso dei No TAV con quello degli Hooligans che hanno devastato Roma. In più, vogliamo parlare dei criminali che hanno sequestrato un treno a Napoli? Loro mi fanno schifo, ma mi fa molto più schifo il sistema giudiziario italiano, che per quanto ne so io non ha preso provvedimenti in merito. L’Italia è forte con i deboli e debole coi forti. Chi non l’avesse già fatto, è invitato a lèggere l’articolo sulla legittima difesa.
Tornando al discorso sul sistema giudiziario lento, a cosa è dovuto questo fenomeno? Ne ho parlato con alcuni studenti di giurisprudenza; dicono che il problema non è la mancanza di giudici o avvocati; non mi è chiaro se mancano le aule di tribunale, ma il problema maggiore è la mancanza di uffici in cui i magistrati possono conservare i documenti dei processi per averli a disposizione in caso di necessità; in questo modo, i magistrati devono portare i documenti dal tribunale a casa e viceversa, e ovviamente è inevitabile lo smarrimento di certi documenti importanti; questo, oltre a rendere lento il sistema giudiziario, rende facili gli errori giudiziari.
In questo articolo ho citato casi di «giustizia» ingiusta; su alcuni ho già scritto articoli; su altri scriverò articoli nei prossimi giorni.