Vi ricordate l’articolo sui Talgo e quello sulle ferrovie italiane? Ora voglio scriverne uno sugli elettrodotti.
Come dice il nome, gli elettrodotti sono cavi che trasportano corrente elettrica, che a sua volta serve per alimentare dispositivi di vari tipi, che usiamo ogni giorno.
Non avrei niente contro gli elettrodotti in generale, ma ho l’amaro in bocca per i cavi aerei, soprattutto se si trovano nelle vicinanze di case o di altri edifici abitati.
I campi elettromagnetici ad alta intensità sono sospettati di essere cancerogeni. Se dipendesse da me, farei interrare tutti gli elettrodotti e li farei mettere a distanza di sicurezza dalla superficie.
Tra l’altro, i cavi aerei sono pericolosi per chi ci finisce accidentalmente. Non ho mai visto nessuno arrampicarsi su un traliccio, ma so di gente che va in deltaplano o in parapendio, che può finire contro un cavo aereo, con gravi rischi per sé e per la rete elettrica.
Cos’altro posso dire? Ci sarebbero da dire tante cose, ma un articolo non basta. So che gli elettrodotti possono essere usati non solo per il trasporto di corrente elettrica, ma anche per le telecomunicazioni; l’importante è che la frequenza dei segnali di comunicazione sia diversa da quella usata per l’alimentazione dei dispositivi elettrici; in più, c’è bisogno di appositi filtri, che a seconda delle esigenze fanno passare un segnale e non altri. Negli articoli sulle ferrovie non ho parlato dei cavi di alimentazione dei treni; anche tali cavi possono essere usati per le telecomunicazioni; ovviamente vale lo stesso discorso, cioè, frequenze diverse e filtri. Tra l’altro, mi piacerebbe sapere se lo stesso cavo può essere usato come elettrodotto e come linea di alimentazione di treni e tram.
Approfitto di questa occasione per dire la mia opinione su una parola che mi dà l’amaro in bocca: elettrosmog. Mi risulta che la parola «smog» deriva dall’unione delle parole inglesi «smoke» (fumo) e «fog» (nebbia). Cosa c’entrano il fumo e la nebbia con l’elettricità?
Approfitto di questa occasione per fare una domanda ai lettori, soprattutto agli esperti di elettricità. È meglio la corrente continua o quella alternata? So che negli elettrodotti scorre corrente alternata, e so anche che tanti dispositivi usati in Italia funzionano con corrente alternata a 50 Hz (cinquanta hertz), ma non so se i treni e i tram funzionano con corrente continua o corrente alternata.
Nikola Tesla sosteneva la corrente alternata, mentre Thomas Edison sosteneva la corrente continua; un altro giorno scriverò un articolo su entrambi, ma prima devo capire bene le loro ragioni.
Ulteriori pagine relative agli elettrodotti
Articolo di Wikipedia sull’elettrodotto
Articolo di Wikipedia sul cavidotto
Articolo di Wikipedia sui cavi elettrici interrati
Repubblica (Due elettrodotti eliminati in Valle di Susa)
Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana