Cosa ho contro gli assistenti ferroviari improvvisati? Un po’ danno fastidio; quando ne allontano uno, ne arriva un altro; meglio loro che gli accattoni, ma non si può andare avanti così. Oggi ho comprato un biglietto a un distributore automatico della stazione di Roma Termini; sullo schermo c’era scritto chiaramente di rivolgersi esclusivamente al personale in divisa per informazioni e segnalazioni, di conseguenza rifiutavo l’aiuto offerto da persone senza divisa. Certa gente si mette vicino ai distributori automatici di biglietti, poi offre spontaneamente il proprio aiuto ai viaggiatori; verrebbe da dire che bisogna ringraziare quella gente; il problema è che poi quella gente chiede soldi; è vero che possiamo non darglieli, ma gli assistenti ferroviari improvvisati potrebbero insistere, costringendoci alla scelta tra pagare e chiamare la polizia, di conseguenza ho preferito rifiutare l’aiuto di tali «assistenti».
Io vorrei capire perché vicino ai distributori automatici non ci sono veri assistenti ferroviari. Costano troppo? Oppure al governo fa comodo questa situazione? Ho parlato con la polizia, ma la polizia non può intervenire in assenza di reato. Ogni tanto le forze dell’ordine allontanano gli assistenti ferroviari improvvisati, ma poi quegli «assistenti» tornano, e le forze dell’ordine non possono passare tutto il giorno a occuparsi di loro, in quanto hanno cose più importanti da fare. Capisco che gli assistenti ferroviari improvvisati non commettono reato, in quanto nessuna legge vieta di esercitare tale lavoro, e quella gente non ruba né fa altre cose illegali, ma perché ho visto quella gente solo in Italia? Perché in Spagna no? Parlo della Spagna perché conosco bene quello Stato, ma penso che valga lo stesso discorso in tanti altri Stati.
Ci vorrebbe tanta gente come Lambrenedetto XVI; solo così l’Italia può migliorare.