Assistenti ferroviari improvvisati

Era da un po’ che non scrivevo articoli, e nonostante ciò ho ricevuto un grande numero di visite. Ringrazio i miei visitatori per la pazienza. Avrei tante cose da dire. Dovrei parlare degli sprechi alimentari, ma ne parlerò un altro giorno. Dovrei parlare dell’incidente che c’è stato ultimamente nella metropolitana di Roma, più grave dell’incidente di cui ho già parlato. In questo articolo parlerò degli assistenti ferroviari improvvisati, cioè, della gente che alle stazioni ferroviarie offre spontaneamente il proprio aiuto a chi sta comprando biglietti ai distributori automatici, sperando di ricevere qualche lira.

Cosa ho contro gli assistenti ferroviari improvvisati? Un po’ danno fastidio; quando ne allontano uno, ne arriva un altro; meglio loro che gli accattoni, ma non si può andare avanti così. Oggi ho comprato un biglietto a un distributore automatico della stazione di Roma Termini; sullo schermo c’era scritto chiaramente di rivolgersi esclusivamente al personale in divisa per informazioni e segnalazioni, di conseguenza rifiutavo l’aiuto offerto da persone senza divisa. Certa gente si mette vicino ai distributori automatici di biglietti, poi offre spontaneamente il proprio aiuto ai viaggiatori; verrebbe da dire che bisogna ringraziare quella gente; il problema è che poi quella gente chiede soldi; è vero che possiamo non darglieli, ma gli assistenti ferroviari improvvisati potrebbero insistere, costringendoci alla scelta tra pagare e chiamare la polizia, di conseguenza ho preferito rifiutare l’aiuto di tali «assistenti».

Io vorrei capire perché vicino ai distributori automatici non ci sono veri assistenti ferroviari. Costano troppo? Oppure al governo fa comodo questa situazione? Ho parlato con la polizia, ma la polizia non può intervenire in assenza di reato. Ogni tanto le forze dell’ordine allontanano gli assistenti ferroviari improvvisati, ma poi quegli «assistenti» tornano, e le forze dell’ordine non possono passare tutto il giorno a occuparsi di loro, in quanto hanno cose più importanti da fare. Capisco che gli assistenti ferroviari improvvisati non commettono reato, in quanto nessuna legge vieta di esercitare tale lavoro, e quella gente non ruba né fa altre cose illegali, ma perché ho visto quella gente solo in Italia? Perché in Spagna no? Parlo della Spagna perché conosco bene quello Stato, ma penso che valga lo stesso discorso in tanti altri Stati.

Ci vorrebbe tanta gente come Lambrenedetto XVI; solo così l’Italia può migliorare.

Pubblicato da Paolo Marzano

Sono nato a Roma, dove ancora abito. Con l'eccezione dell'Erasmus e di altri soggiorni all'estero, non ho mai abitato fuori Roma. Nel 2010 ero candidato alla Regione Lazio; nel 2013 ero candidato al Comune di Roma. Ho studiato fisica a Tor Vergata. Ho un'ottima conoscenza della lingua spagnola; mi piacerebbe conoscere tante lingue. Frequento varie reti sociali, tra cui Diaspora.

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