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Il racconto «La gratitudine di Heraclio e Daisetsu» è stato concluso il 20 agosto 2016 da Paolo Marzano, anche se è stato iniziato nei giorni precedenti.

Questo racconto è un'opera di fantasia.

 

 

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La gratitudine di Heraclio e Daisetsu

 

 

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Heraclio e Daisetsu abitano a Madrid e si incontrano spesso; quando si incontrano, parlano di Rapisardo, che ha salvato entrambi.

Daisetsu ha denunciato i cravattari della Yakuza alla polizia spagnola, che a sua volta ha inoltrato la denuncia alla polizia giapponese.

Heraclio ha denunciato i cravattari madrileni, sperando che nessuno di loro si vendichi.

Heraclio conta sul fatto che i cravattari madrileni preferiscono mantenere un basso profilo quando è possibile.

Heraclio e Daisetsu hanno paura dei criminali, pertanto non accetterebbero mai di lavorare nelle forze dell'ordine, ma hanno avuto coraggio sufficiente per denunciare.

Heraclio e Daisetsu sentono la mancanza di Rapisardo.

Certe volte, Heraclio parla di Ayako con Daisetsu, dicendo che Ayako non vuole tornare in Giappone, così come Rapisardo non vuole tornare in Italia. Daisetsu capisce le ragioni di entrambi. Quando ci si trova male nel proprio paese di origine, può capitare di volerlo abbandonare.

Daisetsu conosce le basi dello spagnolo grazie a Natsuki, ma fa tanti errori, allora decide di seguire un corso di spagnolo, lasciando la gestione del ristorante ai soci che hanno deciso di seguirlo nel cambio di residenza.

A Madrid ci sono varie scuole di spagnolo; c'è l'imbarazzo della scelta.

Ogni giorno, Daisetsu segue il corso, poi a casa fa gli esercizi assegnati e studia i verbi e la grammatica. Daisetsu è tra i migliori studenti; ogni giorno porta con sé un buon dizionario giapponese-spagnolo, ed è l'unico del suo corso ad avere anche un dizionario monolingua.

Nei giorni successivi, Heraclio nota miglioramenti nello spagnolo di Daisetsu.

Alla fine del corso, Daisetsu riprende a gestire il proprio ristorante.

Il ristorante di Daisetsu offre una vasta scelta; il menù specifica quali piatti contengono prodotti animali e quali non li contengono. In questo modo, il ristorante di Daisetsu attira un grande numero di clienti, anche tra vegetariani e vegani.

Heraclio mangia spesso nel ristorante di Daisetsu. Tra l'altro, il ristorante di Daisetsu serve anche pasti da portare via, molto utili quando Heraclio fa orario continuato.

Un giorno, Daisetsu si fa tagliare i capelli da Heraclio, e alla fine è soddisfatto per il servizio.

 

A Madrid va tutto bene. Ogni giorno, Heraclio e Daisetsu conoscono tanta gente.

I cuochi e i camerieri del ristorante giapponese prendono le ferie a turno.

 

Quando Daisetsu fa la seconda ondata di ferie, Heraclio prende le ferie a propria volta.

Insieme, Heraclio e Daisetsu vanno a Valenzia, alloggiando in un albergo; stanno a Valenzia alcuni giorni, e si trovano bene, poi vanno ad Alicante, dove incontrano Rapisardo e Ayako, con cui parlano delle loro attività a Madrid.

 

Quando Rapisardo e Ayako prendono il tram per Benidorm, Heraclio e Daisetsu li seguono, poi mangiano insieme nel bar di Rafel. L'automobile sta dal meccanico, altrimenti Rapisardo e Ayako userebbero tale mezzo.

A Benidorm, Heraclio e Daisetsu si trovano bene; vengono ospitati da Rapisardo e Ayako, che tra l'altro fanno da guide.

Un giorno, i nostri amici vanno insieme a Terra Mítica, e là si divertono molto.

Quando le ferie finiscono, Heraclio e Daisetsu tornano a Madrid, mentre Rapisardo e Ayako restano a Benidorm finché ci sarà tranquillità.

 

Heraclio e Daisetsu stanno pensando di trasferirsi a Benidorm, ma si trovano bene a Madrid, di conseguenza preferiscono restare là almeno per ora.

 

Un giorno, Heraclio riceve una chiamata da Rapisardo, che dice di avere intenzione di andare a Cuba. Rapisardo dice chiaramente: «Cerca di non fare casini, perché nei prossimi giorni non starò a Madrid per salvarti il culo. Fra poco dirò la stessa cosa a Daisetsu». Rapisardo chiama Daisetsu e dice le stesse cose che ha detto a Heraclio.

Perché Rapisardo vuole andare a Cuba? Per il semplice motivo che ha conosciuto una cubana grazie a Internet, e ora vuole conoscere meglio la sua situazione. La cubana si chiama Yanisleydis e lavora in un'università di L'Avana. Yanisleydis è tra i pochi cubani ad avere accesso a Internet.

Rapisardo e Ayako prenotano il volo per L'Avana con grande anticipo, in modo da spendere meno.

 

Il volo prenotato è da Madrid a L'Avana.

Alcuni giorni prima di partire per L'Avana, Rapisardo e Ayako alloggiano a Madrid, facendosi ospitare da Heraclio, che con molto piacere accetta di ospitare i suoi amici, offrendo anche pranzo e cena nel ristorante di Daisetsu, salvo quando Rapisardo e Ayako vogliono mangiare cose non giapponesi.

 

Il giorno della partenza, Heraclio e Daisetsu accompagnano Rapisardo e Ayako all'aeroporto.

Prima dell'imbarco, Rapisardo scrive a Yanisleydis per avvisarla del suo arrivo a L'Avana.

All'arrivo, Yanisleydis saluta Rapisardo e Ayako dicendo che è un piacere incontrarli di persona.

Yanisleydis non ha un'automobile; è venuta in autobus, allora Rapisardo e Ayako prendono un taxi insieme a Yanisleydis, che ospita Rapisardo e Ayako nella sua casa.

La casa di Yanisleydis non è tra le migliori case di Cuba, ma neanche tra le peggiori.

Yanisleydis ha una laurea in ingegneria informatica e si trova bene con il lavoro che fa, ma lo stipendio non è sufficiente per vivere dignitosamente.

Yanisleydis ha lavorato come parrucchiera, e sperava di avere clienti stranieri, ma ne sono capitati pochi.

Yanisleydis parla delle sue spese abituali. Quando Rapisardo e Ayako chiedono come fa Yanisleydis a pagare le spese, dice che certe volte riceve soldi da alcuni amici cubani che a loro volta li ricevono da amici stranieri o comunque residenti all'estero.

A Cuba sono pochi a vivere dignitosamente; in parte è «merito» dell'embargo statunitense; in parte è «merito» di certe decisioni del governo cubano.

 

Yanisleydis ha un compagno cubano che si chiama Yarisetly e fa il barista. Yanisleydis e Yarisetly vivono insieme per dividere le spese e anche perché si amano, ma non vogliono sposarsi tra loro; preferiscono sposarsi con stranieri, così possono uscire da Cuba.

 

Yanisleydis parla dei problemi di Cuba, facendo capire che Cuba è un'ottimo paese per i turisti ma una prigione per i cittadini.

 

Rapisardo e Ayako parlano di sé, e tra le varie cose emergono certe abitudini che sorprendono Yanisleydis e Yarisetly, ma non li scandalizzano.

Anche Yanisleydis e Yarisetly sono una coppia aperta, ma solo perché hanno bisogno di soldi; Rapisardo e Ayako ne approfittano per fare scambio di coppia, e ogni volta pagano il prezzo richiesto.

A Cuba c'è tanta prostituzione, anche se lo scambio non sempre è esplicito. A Cuba ci sono le jineteras, che non tutti considerano prostitute, in quanto sono molto diverse dalle prostitute propriamente dette.

Le jineteras cercano turisti a cui fare da guide, poi fanno favori di vario tipo, anche sessuali, e alla fine chiedono aiuto per pagare le spese abituali, in quanto lo stipendio non è sufficiente per vivere decentemente.

Ci sono anche jineteros, che nella maggioranza dei casi sono uomini giovani che cercano turiste, e abitualmente trovano donne mature, alcune delle quali sono sposate e approfittano del soggiorno a Cuba per fare cose che non farebbero nel proprio paese.

Rapisardo e Ayako portano Yanisleydis e Yarisetly all'ambasciata spagnola con sede a L'Avana e chiedono informazioni su come uscire da Cuba.

 

Ci sono vari modi per uscire da Cuba. Qualunque straniero può pagare il visto turistico e le altre spese, tra cui il passaporto e il biglietto per l'aereo. Qualunque impresa può assumere cubani pagando il visto lavorativo e le altre spese. In alternativa, ogni cubano può uscire da Cuba se è sposato con uno straniero.

 

Rapisardo potrebbe sposarsi con Yanisleydis mentre Ayako potrebbe sposarsi con Yarisetly. Rapisardo e Ayako non escludono tale possibilità, ma preferiscono tenerla per ultima.

 

Rapisardo chiama Heraclio per telefono e spiega la situazione di Yanisleydis, allora Heraclio accetta di assumere Yanisleydis pagando tutte le spese necessarie, dicendo che è il minimo dopo aver risolto il problema con i cravattari.

Dopo aver parlato con Heraclio, Rapisardo chiama Rafel spiegando la situazione di Yarisetly, allora Rafel accetta di assumere Yarisetly; lo fa per ricambiare i favori fatti precedentemente.

 

Rapisardo e Ayako vanno in un locutorio, in cui stampano i biglietti che hanno ricevuto per posta elettronica per i voli di Yanisleydis e Yarisetly, poi insieme ai loro nuovi amici vanno all'ambasciata spagnola per fare tutte le procedure necessarie per l'uscita da Cuba.

 

Yanisleydis e Yarisetly partono da L'Avana nello stesso giorno di Rapisardo e Ayako, di conseguenza viaggiano nello stesso aereo.

 

All'arrivo a Madrid, Heraclio accoglie i suoi amici con piacere, poi li porta al suo negozio e spiega a Yanisleydis il lavoro che la aspetta, anche se in parte già sa cosa farà.

Tra l'altro, il lavoro di Yanisleydis è provvisorio, perché Yanisleydis spera di trovare un lavoro consono al suo titolo di studio, anche se non vuole lamentarsi del suo lavoro di parrucchiera.

 

Yanisleydis resta nel negozio di Heraclio, mentre Rapisardo e Ayako portano Yarisetly nel ristorante di Daisetsu. I nostri amici dormono in un albergo di Madrid, in quanto Daisetsu sta facendo lavori in casa.

Il giorno successivo, Rapisardo e Ayako portano Yarisetly a Benidorm, e precisamente nel bar di Rafel.

 

Yarisetly è soddisfatto del suo lavoro di barista a Benidorm, soprattutto quando vede il primo stipendio, che è molto maggiore di quello cubano.

All'inizio Yarisetly alloggia nella casa di Rapisardo e Ayako, poi trova una casa in affitto nella stessa città.

 

Heraclio chiama Rapisardo per telefono, dicendo che per lui è stato un piacere fare quel grosso favore, perché ora sta meglio con la coscienza.

Daisetsu chiama Rapisardo dicendo che ancora si sente in debito e spera di trovare un'occasione per ricambiare i favori.

 

 

 

 
     

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