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Il 15 giugno 2016 scrivo la prima versione del racconto «Irene detta Ena».

 

 

 

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Irene detta Ena di Paolo Marzano è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.
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A scanso di equivoci, il divieto di lucro vale non solo per l'opera originale, ma anche per eventuali opere derivate. Chi volesse lucrare sul racconto «Irene detta Ena» o su eventuali opere derivate, dovrà contattare Paolo Marzano, che a sua volta può concedere o negare l'autorizzazione.

L'obbligo di condividere con la stessa licenza significa che la licenza CC BY NC SA dovrà essere applicata a tutte le opere derivate, salvo il caso in cui l'autore dell'opera originale autorizza l'uso di una licenza diversa.

 

La presente opera verrà depositata su Patamù. Il deposito dell'opera serve come prova in caso di processo, anche se la legge tutela il diritto d'autore indipendentemente dal deposito dell'opera.

 

 

 
 

 

 

 

 
  Irene detta Ena  
     
 

Io mi chiamo Evaristo, mentre una mia conoscente si chiama Irene. Io e Irene abitiamo a Roma, anche se in quartieri diversi; abbiamo anche famiglie diverse, anche se molto simili tra loro. Grazie alle nostre famiglie, io e Irene abbiamo passato un'infanzia pessima.

A Irene piace essere chiamata Ena. In più, Irene usa tanti nomi d'arte nelle reti sociali, forse per esprimere meglio i lati della sua personalità, come faccio io.

Ho conosciuto Ena alcuni anni fa grazie a Dario, il suo compagno di allora, che è anche mio amico e per anni ha abitato in un quartiere vicino al mio.

Con Dario parlo di tante cose; mi incuriosivano certe sue esperienze, che certe volte mi facevano rosicare, ma io ascoltavo nascondendo l'emozione negativa, perché mi piace ascoltare gli altri. Rosicavo per invidia, ma ora capisco che ognuno ha ciò che merita. Ascoltavo pensando che le esperienze di Dario potevano servirmi come spunto, e devo dire che certe esperienze di Dario mi sono state utili. In più, io ho fatto esperienze che Dario non ha fatto, quindi perché mi lamento?

Certe volte rosicavo a vedere Ena e Dario insieme, anche se da una parte ero contento per loro.

Alcuni anni fa, Ena aveva una radio in Internet, in cui parlava di tante cose; abitualmente trasmetteva in diretta e registrava la trasmissione. Certe volte era la stessa Ena a parlare, mentre altre volte c'erano altri oratori. Una volta Ena ha chiesto a me di fare una trasmissione; mi ha chiesto di parlare di fisica, un argomento che conosco bene.

Gli oratori possono trasmettere da qualunque computer collegato a Internet; l'importante è conoscere il codice, che ovviamente viene dato solo a persone fidate.

Una volta ho fatto una trasmissione di prova, in cui parlavo del mio progetto; il problema è che in certi momenti non sapevo cosa dire, anche perché trasmettendo in diretta non potevo rimediare a eventuali errori. Ogni tanto qualcuno scriveva messaggi che io vedevo sullo schermo, allora rispondevo, ma tra un messaggio e un altro non sapevo cosa dire. Ena mi consiglia di essere più sciolto, allora io chiedo a Ena come ha fatto a sciogliersi; Ena prova a spiegarmelo, poi mi propone un'intervista, che io accetto con molto piacere. A questo punto, chiudo la trasmissione.

Ena mi chiede di scrivere le domande per l'intervista, dicendomi che poi mi avrebbe invitato a casa sua per farmi le domande, a cui io avrei risposto in diretta. Io procrastino come mio solito, anche se l'idea di Ena mi piaceva molto. Raramente porto a termine ciò che inizio.

La radio ancora esiste, nel senso che chiunque può visitare il sito e ascoltare le registrazioni, ma da anni non vengono fatte trasmissioni in diretta.

Mi piacevano molto le trasmissioni di Ena, così come quelle di Dario e di altri oratori.

Tra gli oratori c'era Guendalina, che abita a Torino, infatti non ho mai incontrato Guendalina di persona.

Certe volte Guendalina parlava di astrologia, mentre altre volte parlava di reincarnazione. Varie volte ho scritto a Guendalina per fare domande e commenti. Le trasmissioni di Guendalina mi piacevano molto, infatti abitualmente commentavo durante le trasmissioni, e Guendalina rispondeva con molto piacere.

Un po' di tempo fa, ho perso i contatti con Ena e Guendalina, allora cerco di recuperarli.

Faccio visita nel sito Internet della radio; nella pagina dei contatti vedo una finestra per scrivere alla radio, allora scrivo facendo i complimenti a tutti gli oratori e chiedendo se è possibile contattare un singolo oratore. Il giorno immediatamente successivo, Ena mi risponde ringraziandomi per i complimenti e dicendomi che è impossibile contattare un singolo oratore, nel senso che tutti i messaggi arrivano a Ena. La risposta di Ena mi è arrivata per posta elettronica, allora nei giorni successivi facciamo un ping-pong di messaggi.

In uno dei primi messaggi, chiedo come posso contattare Guendalina, in quanto mi sono piaciute molto le sue trasmissioni, soprattutto quelle sulla reincarnazione. Un motivo per cui vorrei scrivere a Guendalina è che vorrei sapere come risponde quando qualcuno dice che si vive solo una volta; io abitualmente rispondo che non sono d'accordo, ma certe volte non so come rispondere, e certe volte mi viene da ridere.

Ena risponde al mio messaggio con molto piacere, dicendomi di aver parlato di reincarnazione a sua volta. Non solo Guendalina, ma anche Ena ha fatto trasmissioni su tale argomento. Ena mi dice che in fondo non è sbagliato dire che si vive solo una volta, in quanto si vive solo una volta questa vita, mentre le altre vite sono diverse da questa. Nello stesso messaggio, Ena dice che contatterà Guendalina per sapere se può darmi il suo indirizzo di posta elettronica.

Io rispondo ringraziando Ena per la sua risposta, ma nello stesso messaggio parlo di un mio conoscente di nome Duilio, che una volta mi ha detto che in certi casi ripetiamo certe vite passate; il problema è che non ricordo quali sono questi casi. Nello stesso messaggio dico chiaramente: «Ho difficoltà a credere alla versione di Duilio, ma se Duilio ha ragione, spero di non ripetere questa vita, perché mi annoierei a fare le stesse cose di ora».

Ena mi risponde così: «Neanche io credo alla versione di Duilio, ma devo dire che questa versione spiegherebbe i deja vu. In ogni caso, non penso che ti annoieresti, perché non ricorderesti niente. Questa potrebbe essere la seconda volta che vivi questa vita, o chissà che numero». Nello stesso messaggio, Ena mi indica l'indirizzo di Guendalina, a cui scrivo senza ricevere alcuna risposta.

Dopo aver scritto a Guendalina, rispondo a Ena ringraziandola per le sue parole, poi cito Henry Ford, che una volta ha detto che il genio è l'esperienza fatta nelle vite precedenti.

Ena mi ringrazia per la citazione, poi mi invita ad ascoltare la trasmissione sull'ipnosi regressiva, che io avevo ascoltato in diretta.

Io faccio l'ipnosi regressiva seguendo i suggerimenti della trasmissione; vedo il medioevo giapponese, poi la Tenerife del XIX secolo.

Quando racconto l'esperienza a Ena, Ena risponde di aver vissuto a sua volta il medioevo giapponese, poi mi chiede ulteriori dettagli, per sapere se tra noi c'è stato un incontro a quei tempi. Le informazioni a mia disposizione sono scarse, di conseguenza non posso dare una risposta esauriente. In più, non riesco a trovare altri momenti giusti per indagare sulle vite precedenti.

In uno dei messaggi successivi, parlo di una mia conoscente di nome Cassandra, che anni fa lavorava in una fiera; aveva una bancarella in cui faceva l'oroscopo karmico. Non credo all'oroscopo karmico, e all'epoca non credevo neanche nella possibilità di conoscere le vite precedenti. Cassandra era simpatica, infatti mi dispiace aver perso i contatti con lei.

Ena mi risponde dicendo di aver sentito il suo oroscopo karmico da Guendalina, che su tante cose ha indovinato, anche se non sapeva niente dell'ipnosi regressiva fatta da Ena.

Io rispondo dicendo che ognuno ha abilità che altri non hanno, in quanto è possibile acquisire o perdere abilità a seconda delle proprie azioni. Una volta Duilio mi ha detto qualcosa di simile.

Nel ping-pong di messaggi, parliamo anche di altre cose; per esempio, spesso parliamo delle nostre pessime famiglie, ma anche dei nostri progetti futuri. Io da anni voglio cambiare residenza. Ena capisce la mia situazione e mi augura di raggiungere il mio obiettivo il più presto possibile.

In uno degli ultimi messaggi, Ena dice che non sta più con Dario; ora ha un altro compagno, che si chiama Lamberto, mentre Dario ha un'altra compagna, di nome Kimberly, con cui era già stato precedentemente. Il re è morto. Viva il re! Kimberly è italiana, diversamente da come suggerisce il nome; abita a Roma.

Un giorno, io scrivo un messaggio a Ena; l'ultimo del ping-pong, nel senso che Ena non risponde, e io non capisco il motivo. Un po' di tempo dopo, vengo a sapere che il mio ultimo messaggio non è arrivato, anche se io l'avevo spedito; certe volte càpita.

Poco tempo fa, vedo il nuovo profilo di Ena in una delle tante reti sociali da me frequentate, allora mando la richiesta di amicizia. Ena rifiuta la richiesta e mi scrive il seguente messaggio: «Scusa Evaristo! Non posso accettare; non ora almeno». Volevo accettare le scuse di Ena, ma ho notato che Ena è in contatto con Dario e con Kimberly nella stessa rete sociale. Cosa dovrei pensare? È chiaro che non contatterò Ena mai più se non è lei a chiedermelo, e comunque Ena dovrà rispondere esaurientemente a un po' di domande, altrimenti si scorda qualunque favore da me, e un po' mi dispiace, perché comunque Ena mi sembra un'ottima persona.

Come finirà tra me ed Ena? Immagino vari scenari.

Primo scenario

Ena mi scrive; ha bisogno di me, allora io faccio un po' di domande; tra le varie cose, chiedo perché Ena ha rifiutato contatti con me mentre era in contatto con Dario e Kimberly. Ena dice che risponderà, ma ora ha bisogno di favori. Io rifiuto di fare i favori richiesti, allora Ena si butta dall'ultimo piano del suo edificio con in mano un bigliettino che dice: «Evaristo mi avrà sulla coscienza». Mi sento quasi come se avessi spinto Ena a buttarsi dall'edificio; ogni notte ho difficoltà a dormire, e ogni giorno mi dico che la responsabilità non è mia; lo ripeto come un mantra.

Secondo scenario

Ena mi scrive; ha bisogno di me, allora io faccio le stesse domande del primo scenario. Ena non risponde, ma io accetto con riserva di aiutare Ena. Ena mi ringrazia per i favori, poi risponde alle mie domande, dicendomi anche: «Senza il tuo aiuto non ce l'avrei fatta. Scusami ancora per aver rifiutato la richiesta di amicizia nella rete sociale! Ora sai i motivi».

Terzo scenario

Ena mi scrive; ha bisogno di me, allora io faccio le stesse domande degli scenari precedenti. Ena risponde alle mie domande, allora io con piacere aiuto Ena. Ora conosco le ragioni di Ena, ma ancora ho l'amaro in bocca, perché Ena doveva rifiutare anche Dario e Kimberly tra i suoi contatti. Ena ancora si scusa con me, e prova di nuovo a spiegarmi le sue ragioni.

 

Il primo scenario è il più pessimistico. Il secondo e il terzo sono abbastanza buoni; in entrambi, Ena ha una nuova attività commerciale, grazie alla quale guadagna tanti soldi; si sente in debito con me, allora mi ospita nella sua nuova casa, dicendomi che potrò abitare là finché non trovo un'altra abitazione.

 

 

 

 
 

 

 

NOTE FINALI

Ho scritto quasi tutto il racconto in meno di tre ore, poi il 16 giugno 2016 ho fatto alcune modifiche.

Per chi non avesse letto la sezione avvertenze, ricordo che alcuni diritti sono riservati, anche se non tutti.

 

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