Il voto di Paolo Marzano per il parlamento europeo nel 2014

Due volte mi sono candidato per le elezioni; la prima volta nel 2010 per la Regione Lazio; la seconda volta nel 2013 per il Comune di Roma; entrambe le volte con il Partito Socialista. Sto pensando di cambiare partito, anche se non so quale partito scegliere.

Ho una grande simpatia per il Movimento 5 Stelle, ma per motivi che spiegherò più avanti, non mi candiderò con tale movimento; questo significa che quest'anno non mi candido per le elezioni. Nonostante tutto, voterò per il Movimento 5 Stelle, in quanto tale movimento sta facendo un ottimo lavoro nell'attuale parlamento italiano. Ho ascoltato vari discorsi di parlamentari pentastellati; mi piace soprattutto Alessandro Di Battista, ma anche altri del movimento sono ottimi secondo me.

Cosa non condivido del Movimento 5 Stelle?

Ci sono almeno due punti che non condivido:

1 L'abolizione delle province

2 L'incandidabilità per chi ha fatto due mandati elettivi

Per quanto riguarda il primo punto, le province mi sembrano molto utili. Certi problemi sono troppo grandi per i comuni e troppo piccoli per le regioni. Io seguirei l'esempio della Spagna, dove non solo esistono le province, ma ogni provincia è divisa in comarche, che ovviamente sono più grandi dei comuni. Non mi è chiaro se tutte le province spagnole sono divise in comarche; probabilmente le Isole Canarie fanno eccezione, in quanto esiste un ente territoriale (cabildo) per ogni isola. Anche in Italia c'è un'eccezione, rappresentata dalla Valle d'Aosta, che non è divisa in province, di conseguenza il consiglio regionale svolge anche le funzioni che normalmente spettano ai consigli provinciali.

Per quanto riguarda il secondo punto, una domanda mi viene spontanea: perché non presentare un candidato se i cittadini lo vogliono?

Potrei capire se fossero due mandati consecutivi, nel senso che un cittadino viene eletto due volte e poi deve fare una pausa prima di candidarsi di nuovo. In alternativa, potrei capire se due mandati fossero per ogni carica, per esempio due volte alla Camera dei Deputati, due volte al Senato, due volte al Comune di Monteriggioni, due volte al Comune di Zermeghedo e così via.

Altra domanda: perché proprio due mandati? Perché non uno? Perché non tre?

 

Nonostante questi punti di disaccordo, spero che il Movimento 5 Stelle prenda la maggioranza dei seggi italiani al parlamento europeo.

Ho detto che quest'anno non mi candido per il parlamento europeo, ma non escludo di candidarmi per elezioni successive, ovviamente con altri partiti. Se il Movimento 5 Stelle dovesse risolvere i punti di disaccordo, potrei candidarmi a mia volta con i pentastellati.

 

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L'articolo originale si trova nella seguente pagina: http://paolomarzano.altervista.org/Newsletter/Elezione_Parlamento_Europeo_2014.html